Cos'è vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare?

Ecco le informazioni sulla frase "Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare," presentate in formato Markdown:

La frase "Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare" è pronunciata da Virgilio nel III canto dell'Inferno di Dante Alighieri, precisamente al verso 96.

Significato:

L'espressione esprime l'assoluta irrevocabilità del volere divino. "Colà" si riferisce all'aldilà, al regno di Dio, dove la volontà divina è legge suprema e insindacabile. In sostanza, significa: "Così è voluto lassù dove si può fare ciò che si vuole, e non chiedere oltre".

Contesto:

Dante e Virgilio si trovano davanti alla porta dell'Inferno, e Dante è spaventato. Virgilio pronuncia queste parole per zittire le esitazioni di Dante e indurlo a superare la porta. La frase sottolinea che non c'è spazio per domande o obiezioni di fronte al decreto divino che ha creato l'Inferno e che governa il destino delle anime dannate. La "volontà" a cui si riferisce è la volontà divina, che è onnipotente e non soggetta a discussione.

Importanza:

Questa frase è diventata proverbiale per indicare situazioni in cui non c'è margine di discussione o contestazione, in cui una decisione è presa e non può essere modificata. Sottolinea un'autorità superiore e incontestabile. Rimanda al concetto di predestinazione e all'onnipotenza di Dio nel pensiero medievale.